Toc toc…
C’è davvero qualcuno che si aspetta da questo governo altro che non sia crassa volgarità, arroganza e incompetenza? Il tutto reso ancor più stomachevole dal manifesto razzismo e dalla nostalgia del fascio littorio?
A giudicare dal fatto che governano loro, parrebbe proprio di sì. E, dopo la “peffomanz’ di Schlein con i giornalisti, sarà per cinque lunghi anni. Almeno.
Tuttavia pare che in Europa Meloni non abbia ancora abbastanza agganci. Infatti:
– La Corte di giustizia europea ha stabilito che le concessioni balneari per l’occupazione delle spiagge in Italia non possono essere rinnovate automaticamente;
– Il Parlamento Europeo ha condannato fermamente la diffusione di retorica anti diritti lgbt da parte di alcuni governi dell’Ue, come nel caso di Ungheria, Polonia e ITALIA.
– La Commissione Europea ha bocciato i progetti degli stadi di Firenze e di Venezia, perché non sono finanziabili con il PNRR.
Potremmo pure aggiungere che l’attuale governo non intende applicare:
✔️ il salario minimo;
✔️ le regole che imporrebbero alle multinazionali delle piattaforme digitali di assumere i lavoratori dipendenti con contratti di lavoro collettivi e a tempo indeterminato;
✔️ le norme relative alla transizione ecologica e alla riduzione delle emissioni di CO2.
Questi sono solo alcuni esempi che mostrano come ci stiamo allontanando dall’Europa più o meno federalista per andare verso quella decisamente secessionista.
L’Italia in Europa è un paese sempre più residuale, nonostante Meloni torni dai suoi viaggi a Bruxelles con ampie rassicurazioni per l’elettorato di nostalgici, binari ed evasori.
D’altra parte che cosa possiamo aspettarci dalla classe dirigente politica di questa maggioranza di governo?
Non riescono neppure a comprendere il significato del 25 Aprile o a pronunciare correttamente il cognome del giurista Vittorio Bachelet, assassinato dalle Brigate Rosse nel 1980.
Sono d’accordissimo quando si dice che la Resistenza è la Costituzione, almeno quanto penso che la seconda carica dello Stato, ‘Gnazio Benito La Russa disonori questo Paese agli occhi del mondo. Per non parlare del ministro cognato, della madama Garnero, di Sangiuliano, del sottosegretario Sgarbi e via via fino ai podestà locali.
Ma poi la Costituzione bisogna anche leggersela con la prospettiva di realizzarla e non solo di sbandierarla sui social cazzari o all’apericena in ZTL.
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