Pur non apprezzando particolarmente la “Rosa Luxemburg della mozione di Sanremo”, sono contento di com’è andata: uno con le sopracciglia tatuate sarebbe stato troppo pure in Barriera!
Tenere insieme borghesia e proletariato (prima e seconda società, leggetelo Asor Rosa!) era il sogno di Mussolini. E, almeno di recente, pare che lo abbia capito anche il PD.
In principio fu la campagna elettorale delle politiche, quella in cui il programma elettorale del PD era l’agenda Draghi: il popolo scelse la Meloni, “una de noi”.
Un nanosecondo dopo la vittoria Meloni è diventata la paladina del Draghismo (una de voi) ed è corsa a fare anticamera dalla von der Leyen per avere le dritte giuste su PNRR, MES e bellicismo UE. Il PD invece, oltre a perdere e ritrovarsi a fare opposizione al suo stesso programma, “c’aveva pure n’ evidente probblema de liderscip”.
Oggi pare di assistere all’alba del Sol dell’Avvenire. Ma siamo proprio sicuri che sia il caso di sbocciare?
Le cose, a mio proletarissimo avviso, stanno più o meno così: le primarie allargate al “movimento simpatia” ci hanno detto che non sarà il pragmatismo renziandemocristiano di Bonaccini a prendere in mano il boccino, ma che a farlo sarà il progressismo da ZTL di #Ellyesse.
Quel che ancora non è dato vedere è se sarà più radical o più chic.
Popcorn? E come no?!
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