Il falso primato degli Alleati
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale che si celebra il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell’Olocausto. Fu in quel giorno del 1945 che l’Armata Rossa aprì al mondo i cancelli dell’orrore nazista di Auschwitz.
In realtà le forze sovietiche avevano già raggiunto un grande campo in territorio polacco, quello di Maidanek, nel luglio del 1944. Sorpresi dalla rapidità dell’avanzata sovietica, i tedeschi avevano cercato di demolire il campo per eliminare le prove degli assassinii di massa. In seguito l’esercito russo avrebbe liberato Stutthof, Sachsenhausen, Ravensbrück e, appunto, Auschwitz.
Le forze americane liberarono invece i campi di Buchenwald, Dora-Mittelbau, Flossenburg, Dachau e Mauthausen, ma non prima dell’aprile 1945, mentre i campi costruiti nel nord della Germania, inclusi Neuengamme e Bergen-Belsen, furono liberati dall’esercito inglese all’incirca nello stesso periodo.
Questo preambolo storico per dire che oggi Storia non fa più rima con Memoria, ma il revisionismo a cui è sottoposta capita che sempre più spesso faccia rima con fascismo.
Credere, obbedire, revisionare
Esempio n°1: equiparazione del simbolo della svastica con falce e martello.
Sebbene il significato pratico di tale voto sia nullo, poiché il Parlamento Europeo non decide concretamente sulla messa al bando dei simboli politici, il significato politico risponde alle ossessioni dei partiti reazionari, molto forti nei paesi dell’Europa orientale e tra le fila dei liberali europei che, trovandosi di fronte al fallimento delle loro stesse politiche, appoggiano la deriva autoritaria.
L’equiparazione di svastica e falce e martello, preceduta da quella tra nazismo e comunismo votata nel 2019, ha un significato da non trascurare. Essa mira infatti a colpire la storia del movimento operaio internazionale e con essa ogni ipotesi di affermazione di massa dal basso, disinnescando preventivamente la ritrovata attualità di entrambe.
L’equiparazione ha lo scopo di squalificare le forze sociali che l’attuale crisi economica potrebbe compattare. Non ha infatti alcuna giustificazione storica e solo i fremiti nostalgici o la falsa coscienza che abbonda nelle élite politiche bipartisan possono ritenerla valida.
Esempio n°2: il saluto romano del cugino americano.
Quello a cui stiamo assistendo non è un ritorno dell’età dei Cesari, con buona pace della sinistra patinata, ma una sorta di offensiva delle Ardenne nel tentativo di salvare l’Impero.
Come nel secolo scorso, il nuovo Führer può contare sul sostegno incondizionato di un manipolo di ricchi reazionari e sulla complicità dei liberali. I primi ormai puntano a trasferirsi su Marte, i secondi hanno come unica priorità quella di fare da garçon pipì delle oligarchie che li fanno gravitare intorno ai loro cazzi al solo fine di farsi i cazzi loro.
Esempio n°3: la fascio fatina Smemorina.
Grazie ad Alessandro Volpi, ricordiamo ai fan della Presidenta e, why not, anche a quelli di un certo comico genovese che gli accordi commerciali appena conclusi con l’Arabia Saudita «sono davvero paradigmatici del modo di intendere l’economia da parte di questo governo. Gran parte dei citati 20 miliardi di euro, mobilitati dagli accordi, sono legati alle commesse militari di Leonardo, che fornirà aerei, elicotteri ed altri sistemi d’arma all’Autorità Generale per l’industria militare dell’Arabia Saudita. Si tratta di un ottimo affare per la società guidata da Cingolani, in cui lo Stato italiano ha il 30% ed il resto è nelle mani dei grandi fondi finanziari. Il favore ai grandi fondi e alle grandi banche internazionali, legate alle Big Three, è reso ancora più evidente dall’impegno di Sace di rintracciare finanziatori ben remunerati per diversi progetti d’investimento di società arabe, rispetto alle quali, in maniera direi alquanto paradossale Sace impegna risorse pubbliche italiane. In estrema sintesi, 10 miliardi di euro in armi, aiuti alla superfinanza USA e poco altro nell’ambito di accordi con un governo retto in maniera decisamente autocratica da una dinastia». Di tagliagole.
E per oggi è tutto. Buona mistificazione della realtà.
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