Incidente al cantiere Esselunga di Firenze: quattro operai morti, tre feriti e un disperso, tra di loro due immigrati irregolari.
Stando a quanto riportato dai giornali, nel cantiere erano coinvolte almeno una trentina di aziende in regime di subappalto. Tuttavia, prima dell’incidente, oltre sessanta ditte avevano varcato i cancelli del cantiere. Inoltre sembrerebbe che gli operai coinvolti nel crollo, anziché essere inquadrati come operai edili, risultassero con contratti vari o addirittura in nero.
Il “subappalto a cascata” introdotto nel nuovo codice appalti, di cui il Girasagre vanta la paternità, è diventato una vera e propria sentenza di morte. Le statistiche parlano chiaro: il 70% degli infortuni gravi nell’edilizia privata avviene nei cantieri soggetti al subappalto.
Altri gravi incidenti hanno coinvolto lavoratori subappaltati: ricordiamo, tra i più recenti, i cinque morti del terribile incidente ferroviario di Brandizzo per un lavoro in subappalto; i tre morti a Torino per il crollo di una gru; un operaio morto a La Spezia dopo una caduta; due operai sepolti a Monopoli in uno scavo fognario; un operaio colpito da una pala meccanica a Ravenna. Tutti casi di subappalto!
Non oso neppure immaginare la mattanza che avverrà con la costruzione del ponte sullo Stretto, Dando per scontato che riescano a finirlo e a farlo stare in piedi.
(Fonti: La Stampa, Repubblica, L’Avvenire, Il Manifesto, Smask Online)