Tutto è cominciato il 14 novembre 2019, a Bologna. Un momento di quelli che, a nostro avviso, ha mostrato uno dei più bei movimenti di piazza degli ultimi 20 anni. Tutta pancia e voglia di riconoscersi.
La pandemia scoppiata solo pochi mesi più tardi, certamente, non ha aiutato a far crescere e maturare quell’unione nata in modo così spontanea.
Però non ci ha fermato. Alcuni di noi si sono messi in gioco nel proprio territorio e non solo, ma fin da subito si sono sentite due esigenze sempre più pressanti.
La prima era legata alla voglia di muoversi oltre i propri confini e cercare di capire come erano state vissute le stesse esperienze, nelle altre aree del Piemonte. Un’ esigenza condivisa e trasversale che ha immediatamente creato contatti che durano tuttora.
La seconda era la necessità di darci degli strumenti che ci permettessero di avere un riconoscimento giuridico e che andassero oltre il mondo delle pagine “social”. Non per chissà quale senso di snobismo, ma perché credevamo fosse necessario per cose pratiche, come poter firmare petizioni, partecipare a bandi, gestire gli autofinanziamenti, in modo trasparente.
Da queste due esigenze è nata AMA – Associazione Mare Aperto. Un’associazione che sposa completamente il manifesto di 6000Sardine presentato a Roma il 14 dicembre 2019.
Non è stato un parto semplice, non è stato semplice il passaggio dal virtuale al reale, non è stato semplice mettere insieme tante teste e, a volte, non è stato semplice neanche fare capire a Bologna che si trattasse di uno strumento aggiuntivo e non di una alternativa alle Sardine.
Quasi in parallelo ad AMA è nato anche il nostro blog: ittica.org nato soprattutto dall’esigenza di creare contenuti che fossero nostri e non semplici condivisioni di qualcosa scritto e creato da altri.
AMA si è dotata di un consiglio direttivo, ed è un associazione a tutti gli effetti, guidata nel periodo più difficile dal fantastico Manuel ed ora sotto la presidenza di Simone.
Questo post ha l’intenzione di fare un po’ di chiarezza su ciò che è stato, raccontare cosa è successo dopo la manifestazione di piazza, raccontare dove siamo ora e, se siete arrivati a leggere fino a qui, invitarvi ad allargare questo cerchio con l’impegno che potete mettere a disposizione. Sia esso quello di condividere informazione sana, sia esso quello di creare contenuti o partecipare ad iniziative. C’è bisogno di tutti, dalle penne fini, ai manovali.
Alcune attività svolte fin qui…









