https://www.ilmanifestoinrete.it/2021/11/05/un-sondaggio-rivela-la-voragine-tra-societa-e-politica/
Quando la sinistra si commissiona i sondaggi e non li legge.
I partiti trovano l’approvazione di solo il 10% o meno della popolazione e più della metà di questa ritiene che il Paese debba essere guidato da un leader «forte».
Ahi!
Peraltro, la sempre minore partecipazione elettorale è un chiaro segno della disaffezione verso i partiti, ma cosa ancor più grave, verso la democrazia.
Alle ultime elezioni ha votato meno di un italiano su due. Ad esempio, il trend dell’affluenza alle urne a Torino è stato ii più basso di sempre. Eppure ai leader della sinistra locale e nazionale, sia di governo che di opposizione, sembra bastare che solo una parte della società li segua, come suggerirebbero i selfie in Sala Rossa di assessori e consiglieri gaudenti. Se mi è permesso l’appunto forse un po’ sabaudo, non mi metterei troppo in mostra sapendo che otto torinesi su dieci non mi hanno votato o proprio non hanno votato.
E invece… nonostante l’astensionismo da record, “goal achieved”, basta avere la maggioranza.
Altroché ascoltare il Paese (che però non va a votare), qua conta solo tirare diritto con chi ti viene dietro.
Ma allora, se non riflette neppure sui sondaggi che si autocommissiona, la sinistra dove guarda? Boh?!
Sembra proprio che, al netto delle dotte esegesi che tirano in ballo modelli, approcci e un po’ tutto il blablabla di retorica autoreferenziale per il quale a sinistra si va in tournée “dal Manzanarre al Reno”, quel che vedono anche i ciechi è che «non riusciamo più a tenere insieme una società diseguale e divisa, e, ciò nonostante, la sinistra si è adattata all’idea che basta il sostegno di una parte e se qualcuno resta escluso, tant’è, anche se è tra quelli che andrebbero protetti».
A prescindere dagli “idealtipi”.
*Immagine in evidenza: Inferno, Girone dei Traditori, Dante e Bocca degli Abati, Divina Commedia, 1880
**Media credit articolo: Il Manifesto