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La teoria cospirazionista è convinta che ci sia qualcosa sotto. Di sicuro non sotto il cervello.

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Siamo alla paranoia! Dico davvero, non si era mai visto prima di questo un governo tanto gagliardo a parole quanto pavido nei fatti e inconcludente nei risultati, ma sempre preda di quel modello pervasivo di diffidenza e di sospetto ingiustificati verso gli altri che andrebbero trattati con la terapia e non con la spartizione di nomine e strapuntini.

Non è bastato a Giorgia l’endorsement di un “maitre a penser” come Max Cipollino per riportare in auge l’immagine sempre più sbiadita. E neppure è servito l’editoriale di pura fantascienza distopica del pennivendolo Sallusti che si è inventato, dalla prima all’ultima battuta, il solito gombloddo di opposizioni, magistratura e stampa. Come se le prime contassero qualcosa, la seconda non fosse oggetto di continui attacchi e l’ultima non fosse unicamente concentrata sul sostegno alla WWIII e alla privatizzazione di qualsiasi asset.

E così, dopo che tutta la comunicazione di FdI si è mobilitata attorno alle sciocchezze di Sallusti, siamo arrivati al capolavoro della dichiarazione di Meloni: “Vogliono farmi cadere come Berlusconi”. Se c’è una cosa che deve preoccupare le sorelle Meloni è di essere finiti nel radar di Thanos Renzi e che il nostro antieroe abbia chiesto conto del ruolo di Arianna (che è fuori dal Governo) in alcune importanti decisioni dell’esecutivo.

Una cosa è certa: il nucleo di potere della famigghia non si tocca, soprattutto la sorella Arianna. Allora non c’è migliore difesa di un attacco preventivo per mettere le mani avanti e contemporaneamente chiamare gli alleati a una prova di fedeltà.

Problema: per un Bimbo Gigi Girasagre che fa fatica a riciclarsi pure presso il suo elettorato di cavernicoli, c’è il partito di proprietà della famiglia Berlusconi che si sta differenziando dalla destra neroverde su molti aspetti e non certo solo sullo ius scholae. È principalmente l’Europa, dove Meloni è riuscita nel capolavoro di isolare il Paese, uno dei punti di maggiore frizione con i centristi.

In conclusione il governo è debole, la classe dirigente meloniana è men che mediocre e la ggente, inclusi molti sempliciotti che si aspettavano molto dalla Wanna Marchi d’a Garbatella, sta incominciando a capire che a settembre arriveranno i problemi veri.

Non resta che gridare al gombloddo.

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Esimio "signor nessuno", anarcoinsurrezionalista del tastierino, Scienze politiche all'Università, ottico optometrista per campare. Se proprio devo riconoscermi in qualcuno, scelgo De André. Ciclista da sempre, mi piacciono le strade in salita. Ci si vede in cima.
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