Qualche tempo fa ospitammo sul blog lo storico Eric Gobetti. L’argomento era la lettura revisionista della storia e si parlò di foibe.
Di seguito il link all’intervista e quello di un incontro che si terrà presso l’associazione culturale Comala, Corso Ferrucci, 65/A, domenica 6 febbraio, ore 18
https://ittica.org/?s=Eric+Gobetti
https://facebook.com/events/s/fascismo-e-foibe-tra-storia-e-/3160979850804551/
Oggi noi di AMA, Associazione Mare Aperto, siamo qua a chiederci con Eric: davvero la Regione Piemonte pensa di “favorire una narrazione condivisa e partecipata rispettosa della complessità storica” utilizzando una locandina che sta a metà strada fra un fumetto anni ’50 e i manifesti di propaganda nazista?
Davvero si pensa di “discutere sul senso della convivenza” mostrando gli “altri” come mostri assetati di sangue italiano?
Così ci pare che si compia una narrazione a dir poco capziosa da parte di chi governa la Regione.
Spendendo oltre trentamila euro di denaro pubblico. Per dire.
Diseguito il link del progetto:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/diritti-politiche-sociali/identita-oltre-confine
A proposito di Storia, a Torino esiste via Arbe, che deve il suo nome alla località della Croazia in cui furono internati dai nazifascisti migliaia di uomini, donne e bambini slavi allo scopo di fare pulizia etnica e per questa ragione furono lasciati morire di fame e di stenti.
Forse la Giunta Regionale non lo sa.