🎵 È arrivata la manovra,
è arrivato il temporale,
Chi sta bene e chi sta male,
E chi sta come gli par… 🎶
…Cantiamo noi di Ittica, parafrasando il grande Renato Rascel che nel 1939 cantava a sua volta non di manovra ma di “bufera”, quasi a voler sdrammatizzare l’addensarsi sull’Europa delle nuvole nere di un nuovo conflitto bellico.
Ed eccolo finalmente, dopo settimane di propaganda, il motivetto scritto dal governo! E che testo!
Vediamo alcune perle:
📌 Spariti i “100 euro in più in busta paga” che diventano un’elemosina di 1€ e mezzo circa al mese per un salario LORDO di 20k € l’anno. Vi sarà invece una perdita di 7€ ca. per un salario di 30k € e un taglio di 25/26€ per un salario di 35k €.
📌 Regioni, Comuni e Province, enti che che erogano servizi essenziali per i cittadini, si vedranno tagliare complessivamente 600mln di €.
📌 Bandiera bianca sull’aumento dell’IVA dal 5 al 10% per i prodotti per l’infanzia e per gli assorbenti.
📌 Sanità: l’aumento di 3mld di € servirà a coprire con 2,4mld i nuovi contratti e con 600 mln una maggiore spesa a favore del privato.
📌 L’equilibrio di bilancio dovrebbe essere raggiunto attraverso privatizzazioni per un valore stimato di circa 20mld e un “risparmio” sui Ministeri per 8mld.
Che dire di questa manovra? Che è scritta sulla sabbia. È un mix di draghismo e populismo, un po’ di liberismo un po’ di ideologia (la destra sociale) e si va a comandare. Di fronte a tutto questo, chiedere una visione di futuro per il Paese è semplicemente tempo perso.
Ma allora perché il governo è ancora in piedi?
Prima di tutto perché è sostenuto dagli USA, dalla finanza internazionale e dalla parte più conservatrice dell’ UE. In seconda battuta perché l’opposizione non ha idee, è disunita e, tutto sommato, più Meloni fa schifo, maggiori sono le possibilità che a “sinistra” si riesca a recuperare il voto di qualche banderuola.
La verità, a me pare, è che per Meloni finché c’è guerra c’è speranza e tutto lascia credere che, a parte il cascamorto ciuffato, non cadrà nessuno almeno fino alle elezioni presidenziali USA e a quelle europee, entrambe nel 2024.
Per il momento le uniche preoccupazioni arrivano non dal PD, da Conte o dall’altra coppia scoppiata, quella di Renzi e Calenda, ma dal fuoco amico del Girasagre e del Gabibbo. Si intravede qualche cenno di nervosismo personale da parte della premier oltre la cortina eretta dai TG Istituto Luce di Raiuno e Raidue, ma i tempi per farla cadere non sono ancora maturi.
Questa maggioranza non ha mai avuto una valenza politica propria. È invece un amalgama di interessi di bottega, familismo senza limitismo e zerbini dei padroni nostrani e d’oltreoceano.
E niente, siamo appesi a uno scoop di Fabrizio Corona.
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